Jacques Moderne Vidéos
éditeur lyonnais de la Renaissance
Commémorations 2025 (Décès: Jacques Moderne)
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Dernière mise à jour
2024-03-29
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Abbadia Santi Rotta Tagliaferri Quadri Simoncini Antico Sperati Dev Croce Cinquecento 1788 1887 1915 1953 1989 2009
Abbadia Lariana (LC) - Chiesa Parrocchiale di S. Lorenzo M. - Concerto di 5 campane in Re³ G. Pruneri 1953 - Distesa delle 4 campane minori per la S. Messa prefestiva. Ringrazio molto Diego per la realizzazione del video. La chiesa di San Lorenzo è una chiesa parrocchiale, di dottrina cattolica, situata nel comune di Abbadia Lariana ed appartiene alla diocesi di Como. Collocata in una posizione adiacente alle acque del lago di Como, sul Lungolago, è possibile osservare in essa opere d’arte antiche, come affreschi risalenti al XVII secolo ma anche più moderne. Nel luogo in cui ora sorge la chiesa parrocchiale era presente il monastero di San Pietro, fondato negli anni 770-772 da parte del re longobardo Desiderio, sorta su una preesistente cella del monastero pavese di San Pietro in Ciel d'Oro di regola colombaniana; oltre al fatto che la presenza del lago a fianco dell’edificio non fu motivo di vantaggio per la sua conservazione a causa delle tracimazioni, questo cadde in disuso intorno al XII secolo. Nel XIII secolo l’Ordine dei Padri Serviti si occupò della ricostruzione dell’edificio dedicando la chiesa ai santi Vincenzo ed Anastasio. La costruzione doveva essere decisamente piccola, ad una sola navata, con il presbiterio quadrangolare e il tetto basso costruito utilizzando travi di castagno. Nel 1788 i Padri Serviti si trasferirono a Como nel convento di San Gerolamo e cedettero la chiesa alla parrocchia che la inaugurò come chiesa parrocchiale dedicandola a san Lorenzo al posto della precedente, in cattive condizioni, che si trovava nella località ora chiamata Chiesa rotta. È il 1887 quando si decide, grazie al progetto dell'ingegner Giovanni Maria Stoppani di ampliare il presbiterio con un'abside e di aggiungere due navate laterali che rimarranno però nascoste al celebrante a causa degli ingombranti pilastri che sostengono il tetto, anch’esso alzato e ricostruito. Quest’ultimo non resistette a lungo e l’acqua penetrata causerà il deterioramento delle opere presenti nella chiesa, che richiesero vari restauri. Nel 1915 gli interni furono affrescati da Luigi Tagliaferri che dipinse al centro della volta la scena del martirio di san Lorenzo, i dodici apostoli sui pilastri che sorreggono la volta e la raffigurazione dell’Apocalisse con l’immagine rappresentante la gloria dell’Agnello descritta da san Giovanni nel catino dell’abside. Sono presenti inoltre ai lati dell’altare due quadri del pittore Buzzoni raffiguranti la vita di San Lorenzo. Nel 1989 infine fu costruito il fonte battesimale dallo scultore Fulvio Simoncini. Il manufatto fu portato dalla vecchia chiesa, in cui era presente un altare dedicato al crocifisso, fino all’abbazia dei serviti dopo la ricostruzione del 1887; la tradizione lo considerava molto antico, dal modo in cui si presentava infatti poteva essere considerato di epoca quattrocentesca o almeno risalente al cinquecento. Per questo motivo il restauro, concluso nel maggio del 2009 fu un lavoro che rispondeva anche alla volontà di accertare l’autenticità tramandata appunto dalla tradizione. I risultati non furono però quelli sperati: nonostante le varie ridipinture si è dedotto attraverso vari sondaggi che l’opera, anche se alcune sue caratteristiche possono essere ricondotte a periodi precedenti, dev’essere stata effettuata in epoca ottocentesca, probabilmente utilizzando come modello un esemplare più antico, presente nella chiesa parrocchiale precedente e successivamente andato perduto. Prima del restauro le condizioni del crocifisso erano piuttosto critiche, tanto che le condizioni del viso e del corpo richiedettero un’intera bonifica di struttura ma anche una stuccatura. Si è poi proceduto alla pulitura della statua, al consolidamento e all’integrazione , al ritocco sottotono. Questi passaggi furono applicati anche in modo da eliminare i guasti prodotti dalle sellerine che erano state utilizzate con la funzione di fissare al supporto di legno il reticolo delle vene. Anche la croce dorata, sicuramente ottocentesca, fu sottoposta a un’operazione di restauro. I due dipinti di epoca seicentesca, che continuano la tradizione barocca, dovettero essere sottoposti a operazioni di pulitura, consolidamento, rifoderatura, un adatto telaio, di ringranaratura a velatura e di ritocco per le abrasioni e le perdite di colore; possono essere associati ad un artista comasco o milanese anche se in realtà l’autore è ignoto. Essi furono trasportati dall’antica chiesa parrocchiale, la “Chiesa Rotta”, così come il crocifisso. (...) Testo tratto da Wikipedia. Se vuoi leggere il resto della storia della Parrocchia lascio qui sotto il link: (http•••)
La Semaine Classique du Lavoir, festival de musique classique au Lavoir Moderne Parisien (http•••) •••@••• °°° François Salque, violoncelliste et parrain de la 2e édition du festival °°° Décembre 2019 Vidéo Lusankar Productions www.lusankarproductions.com °°° Le festival a lieu au Lavoir Moderne Parisien (http•••) °°° La 2e édition du festival est soutenue par Savarez °°° Vous voulez aider La Semaine Classique du Lavoir ? Devenir mécène ? Ecrivez à l'associaton : •••@•••
François Salque Schott Ulmann Jacobsen
François Salque parrain de la 2e édition de La Semaine Classique du Lavoir (http•••)emaineclassiquedulavoir... •••@••• °°° "Czardas" composée par Christian Schott François Salque, violoncelle www.salque.com °°° Captation live : Guillaume Ulmann °°° Lavoir Moderne Parisien (http•••) °°° La 2e édition de La Semaine Classique du Lavoir a été soutenue par Savarez °°° Vous souhaitez faire un don à La Semaine Classique du Lavoir ? Devenir mécène ? Contactez l'association qui s'occupe du festival, le Ponton des Arts •••@••• °°° Logo La Semaine Classique du Lavoir : Anne-Lise Jacobsen
Otto Brieger +••.••(...)): Auf meinen lieben Gott Otto Brieger wurde 1835 in Hermsdorf am Kynast (heute Sobieszów), einem Stadtteil von Jelenia Góra (früher Hirschberg im Riesengebirge) in der heutigen polnischen Woiwodschaft Niederschlesien geboren. Der Ort liegt im schlesischen Teil des Riesengebirges. Er wirkte ab 1865 als Lehrer und Organist in Schwiebus (heute Świebodzin in der Woiwodschaft Lebus) und starb dort 1904. Aus seinem Schaffen sind zahlreiche Choralvorspiele erhalten, die in verschiedenen Vorspiel-Sammlungen jener Zeit zu finden sind. Allgemein wurde in jener Zeit "der einfache Aufbau, die gute Charakterisierung nach Wort und Melodie der Choräle sowie die kirchliche, würdevolle Gestaltung" gelobt. August Scheide schrieb 1923 über Briegers Werke: "Was uns bei Brieger anmutet, das ist das Verbundensein des Schaffens mit dem bewährten Alten; was uns fesselt, ist das sich durch die Kompositionen hindurchziehende moderne Empfindung." Organist: Thorsten Pirkl Otto Brieger was born in 1835 in Hermsdorf am Kynast (today Sobieszów), a district of Jelenia Góra (formerly Hirschberg in the Giant Mountains) in what is now the Polish Voivodeship of Lower Silesia. The place is located in the Silesian part of the Giant Mountains. From 1865 he worked as a teacher and organist in Schwiebus (today Świebodzin in the Lebus Voivodeship) and died there in 1904. Numerous chorale preludes from his work have survived, which can be found in various collections of preludes at the time. At that time, "the simple structure, the good characterization according to word and melody of the chorales as well as the ecclesiastical, dignified design" were generally praised. August Scheide wrote in 1923 about Brieger's works: "What strikes us with Brieger is the connection between creativity and the tried and tested old age; what captivates us is the modern feeling that runs through the compositions."
ou
- chronologie: Compositeurs (Europe).
- Index (par ordre alphabétique): M...