Jean Baptiste Victor Mohr Notizie
compositore
- Francia
Ultimo aggiornamento
2024-03-29
Aggiorna
2011-12-13 15:51:42
Jonel Perlea
[…] Bucarest. Alla fine del secondo conflitto mondiale finì in campo di concentramento per essersi rifiutato di collaborare con i nazisti. Dopo la guerra venne a dirigere in Italia per lo più all’Opera di Roma. Il 1°dicembre 1949 debuttò al Metropolitan di New York con un Tristan und Isolde che fece epoca (esiste registrazione live). La sua carriera negli USA ebbe un decollo e Perlea diresse all’Opera di S.Francisco e al Lyric Opera di Chicago. Richard Mohr, producer della RCA, affidò alla sua bacchetta alcune registrazioni d’opere effettuate in Italia (ho già scritto articolo al riguardo): Aida, Rigoletto, Manon Lescaut, con Bjorling protagonista. Nel 1954 diresse a Firenze la prima italiana del Mazeppa di Ciaikovsky. Ci fu una rottura con Rudolf Bing, general manager del Met, poiché Perlea che si vide affidare opere ritenute da lui di secondo piano si lasciò sfuggire frasi piuttosto forti e non volle più dirigere nel […]
2011-11-23 19:24:14
Richard Mohr
Un nome sicuramente caro ai discofili: Richard Mohr fu uno dei dei maggiori producer della seconda metà del Novecento insieme con Walter Legge e John Culshaw. Se il nome di Legge è legato alla EMI e quello di Culshaw alla Decca, quello di Mohr è legato alla RCA e alle mitiche incisioni, soprattutto operistiche, alcune delle quali leggendarie. A lui si devono le ultime incisioni di Arturo Toscanini (tra cui le Sinfonie di Beethoven) realizzate tra il 1949 e il 1953. Toscanini e Richard Mohr ©RCA Ma è soprattutto in campo operistico che l’attività di Mohr diede il meglio. Iniziò nel 1951 con uno storico Rigoletto con Leonard Warren, Jan Peerce ed Erna Berger. Seguirono Carmen, Cavalleria e Pagliacci, Trovatore. Si rifacevano a produzioni del Met, ma erano realizzate in studio (al Manhattan Center, una sala da ballo adattata a studio di registrazione) con l’Orchestra del Met sotto falso […]
2010-02-17 08:48:37
[…] questo periodo combatte nella Resistenza francese contro i nazisti. Dopo la guerra riprese a dirigere. Fu però più noto come compositore dodecafonico, come docente (tra i suoi alunni Pierre Boulez), come saggista (una sua “Storia dell’opera” fece testo per tanti anni), come orchestratore. René Leibowitz e Charles Gerhardt (a sx) durante una pausa delle registrazioni Morì a Parigi il 28 agosto 1972. Leibowitz nel 1963 negli studi della RCA Italiana con Richard Mohr (a sx), Robert Kerns e Anna Moffo (a dx)
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