Joseph Kaminski Notizie
compositore israeliano
- violino
- musica classica
- Israele, Polonia
- compositore, primo violino, violinista
Ultimo aggiornamento
2024-04-17
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Sfera Wordpress - Musica classica
2016-05-05 07:14:47
Carl Orff (1895-1982) Carl Orff nasce a Monaco di Baviera il 10 luglio 1895, inizia i suoi studi nel 1912 all’accademia musicale di Monaco, si dedica per proprio conto allo studio del mondo sonoro di Claude Debussy, e rivolge le sue prime composizioni al teatro musicale che, non trovandovi la propria cifra artistica, abbandonerà per dedicarsi alle opere atonali di Arnold Schönberg, alle quali Orff rivolse in quegli anni la più grande attenzione, senza tuttavia trovarvi una strada che fosse per lui percorribile. Prestò servizio durante la prima guerra mondiale: ferito in trincea sul fronte orientale, terminò il servizio militare, nel 1918, come assistente Kapellmeister presso l’Opera di Mannheim, Tornato a Monaco nel 1919, dopo un breve studio, non particolarmente fruttuoso, presso Heinrich Kaminski (1920-21), si volse allo studio degli “alte Meister”, degli “antichi maestri” dei secoli XVI e XVII. Determinante per la sua maturazione fu soprattutto lo studio […]
2012-03-16 11:21:00
QUALCHE DOMANDA AL MAESTRO ARTURO SACCHETTI
[…] le Sue infinite “curiosità” vi è pure quella per la musica di Lorenzo Perosi – «il Giovanni Sebastiano Bach d’Italia» (Massenet) – un altro grande del recente passato che corre il rischio di essere accantonato prima di essere seriamente studiato? Le vittime dell’accantonamento sono infinite e questo aspetto qualifica il mondo musicale e i musicisti. Posso citare alcuni nomi, che attendono una dovuta conoscenza: Pietro Alessandro Yon, Sigfrid Karg-Elert, Pietro Raimondi, Charles Tournemire, Heinrich Kaminski, Camille Saint-Saens, Charles Valentine Morhange detto Alkan, Licinio Refice. Il perché? In Italia si mangia poco o nulla di musica e le programmazioni ristagnano nel noto, nel timore che lo sconosciuto faccia vuoti di sala; in cotale modo non si va da nessuna parte nell’attesa che la fruizione della musica divenga una realtà sociale come accade nei paesi evoluti.
2012-03-16 10:21:00
QUALCHE DOMANDA AL MAESTRO ARTURO SACCHETTI
[…] le Sue infinite “curiosità” vi è pure quella per la musica di Lorenzo Perosi – «il Giovanni Sebastiano Bach d’Italia» (Massenet) – un altro grande del recente passato che corre il rischio di essere accantonato prima di essere seriamente studiato? Le vittime dell’accantonamento sono infinite e questo aspetto qualifica il mondo musicale e i musicisti. Posso citare alcuni nomi, che attendono una dovuta conoscenza: Pietro Alessandro Yon, Sigfrid Karg-Elert, Pietro Raimondi, Charles Tournemire, Heinrich Kaminski, Camille Saint-Saens, Charles Valentine Morhange detto Alkan, Licinio Refice. Il perché? In Italia si mangia poco o nulla di musica e le programmazioni ristagnano nel noto, nel timore che lo sconosciuto faccia vuoti di sala; in cotale modo non si va da nessuna parte nell’attesa che la fruizione della musica divenga una realtà sociale come accade nei paesi evoluti.
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