Lodovico Rocca Videos
italienischer Komponist
Gedenken 2025 (Geburt: Lodovico Rocca)
- Oper
- Italien, Königreich Italien
- Musiker, Komponist
Letzte Aktualisierung
2024-04-24
Aktualisieren
Giuseppe Verdi Carlo Bergonzi Bonaldo Giaiotti Gandolfi Mariotti Mastro Magnani Solti 1924 1932 1934 1962 1987 2006 2009 2018
Giuseppe Verdi - LA FORZA DEL DESTINO – Live, Ravenna, Rocca Brancaleone - 29 luglio 1987 Don Alvaro CARLO BERGONZI Leonora JOSELLA LIGI Don Carlo GIANCARLO PASQUETTO Padre Guardiano BONALDO GIAIOTTI Fra’ Melitone ALFREDO MARIOTTI Preziosilla HELGA MULLER Calatrava MAURIZIO DI BENEDETTO Curra SANDRA VANNI Alcade ANDREA TRABUCCHI Mastro Trabucco RENZO MAGNANI Rivendugliolo RENZO MAGNANI Chirurgo ANDREA TRABUCCHI direttore ROMANO GANDOLFI/ Alla Rocca Brancaleone di Ravenna si offriva nel luglio del 1987 una delle ultime occasioni di ascoltare Carlo Bergonzi (classe 1924) in un’opera, essendo noto che la sua carriera era agli sgoccioli. In effetti essa proseguì sporadicamente per un paio d’anni, poi iniziò una serie di concerti d’addio che si protrasse forse un po' più a lungo del dovuto. Questa di Ravenna credo sia stata l’ultima apparizione del tenore di Vidalenzo nella ‘Forza del destino’, una delle opere in cui ha dato il meglio di sé, toccando a mio parere l’apice in un’edizione del 1962 a Londra, sotto la direzione di Solti, documentata da una felice registrazione. Un quarto di secolo dopo, doveva giocoforza scontare il peso di una lunga e onerosa carriera, e gli acuti erano diventati avventurosi, e in particolare quello alla fine della grande aria fu ripreso per i capelli. Ma note estreme a parte, la voce pareva quasi quella degli anni migliori, e lo stile non ne aveva minimamente risentito. E per quanto si sia scritto e discusso per stabilire che cosa sia il cosiddetto “fraseggio verdiano”, sarebbe bastato far aprire bocca a Bergonzi anche in un semplice recitativo per capirlo all’istante. Questa “Forza” ravennate aveva anche altri motivi d’interesse, perché Josella Ligi si rivelò un eccellente Leonora, venendo a capo dell’ardua parte con meritato successo. L’allora promettente baritono Pasquetto fu più che discreto, esibendo un’emissione corretta, aliena da sottolineature fuori luogo. Il ruolo dell’austero Padre Guardiano toccò a un valido professionista di lungo corso qual era Bonaldo Giaiotti +••.••(...)), che nelle parti sacerdotali era nel suo naturale elemento, e Melitone a quel caratterista di lusso che fu Alfredo Mariotti +••.••(...)). Efficiente pure la Preziosilla di Helga Muller, e di buon livello i vari comprimari, che in un'opera corale come "La forza del destino" hanno un peso non indifferente. Romano Gandolfi +••.••(...)), a lungo apprezzato direttore di Coro, dimostrò di saper tenere onorevolmente una bacchetta in mano, e insomma, questa ‘Forza del Destino’ si guadagnò un posto di rilievo nei miei ricordi di spettatore d’opera. (Lele del Gatto)
Staatsoper Staatsoper Hannover Tichina Vaughn Henze Rohde Mottl Eggert Heide Baumann Franz Mazura Scharf Carmen Fuggiss Sitkovetsky Simon Bode Bode Gihoon Kim 2017
Henze Der junge Lord Staatsoper Hannover September 2017. Musikalische Leitung Mark Rohde Inszenierung Bernd Mottl Bühne Friedrich Eggert Kostüme Alfred Mayerhofer Licht Sascha Zauner Choreographie Anastasiya Bobrykova Choreinstudierung Dan Ratiu Leitung Kinderchor Heide Müller Dramaturgie Christopher Baumann BESETZUNG Sir Edgar Franz Mazura Sekretär Stefan Adam Lord Barrat Sung-Keun Park Begonia Tichina Vaughn Bürgermeister Martin Busen Oberjustizrat Hasentreffer Frank Schneiders Ökonomierat Scharf Marco Vassalli Professor von Mucker Edward Mout Baronin Grünwiesel Julie-Marie Sundal Frau von Hufnagel Josy Santos Frau Oberjustizrat Hasentreffer Carmen Fuggiss Luise Rebecca Davis Ida Julia Sitkovetsky Ein Kammermädchen Ylva Stenberg Wilhelm Simon Bode Amintore La Rocca Uwe Gottswinter Ein Lichtputzer Gihoon Kim 1. Junger Herr Martin Rainer Leipoldt 2. Junger Herr Thomas Kubitza 3. Junger Herr Sebastian Franz Chor der Staatsoper Hannover Kinderchor der Staatsoper Hannover Niedersächsisches Staatsorchester Hannover
Verdi Gianluca Cascioli Ragazzo Guida Felice Quaranta Toscanini Gatti Mario Rossi Dallapiccola Malipiero 1931 1943 1959 1961 1974 1985 1986 1995 2015
Carlo Mosso (La Seyne sur Mer, 1931 - Alessandria, 1995) Secondo Quaderno per pianoforte (1986) (esecuzione basata sul manoscritto autografo, disponibile presso la biblioteca del Conservatorio G.Verdi di Torino) Gianluca Cascioli, pianoforte (live recording, Tokyo, Kioi Hall, 12 june 2015) Lo spartito del Secondo Quaderno di Carlo Mosso è edito da Rugginenti editore : (http•••) Carlo Mosso (La Seyne sur Mer, 1931 - Alessandria, 1995) Ha trascorso i primi anni in Francia e nel 1943 Mosso rientra in Italia e si stabilisce a Bra fino al 1961/2. Giovanissimo, insieme ad amici, fonda una rivista: "La Zizzola". Mosso cura l'aspetto culturale in ogni sua forma, in particolare quella musicale. Gli amici di Bra lo ricordano un ragazzo colto, orgoglioso, parsimonioso nel raccontare se stesso, ma grande ascoltatore. In questo periodo inizia a frequentare il conservatorio a Torino Mosso si trasferisce a Torino, dove frequenta il Conservatorio sotto la guida di Felice Quaranta, Luigi Perrachio e Massimo Mila. Si diploma in canto corale nel 1959. E' stato uno dei musicisti più brillanti ed operosi diplomatisi a questa scuola, uno dei più apprezzati nell'ambiente musicale torinese negli anni del "Circolo Toscanini" e dei "Solisti di Torino". Mosso fa parte del "Circolo Toscanini" e conosce i "Solisti di Torino": Moffa, Lessona, Gatti, Forte, i quali eseguono le sue composizioni in ogni tournée, sino al tragico incidente aereo di ritorno dall'estero dove persero la vita. Massimo Mila, che lo ha sempre stimato ed incoraggiato per l'impegno compositivo, lo ha definito il "golden boy" della musica nazionale ed internazionale del '900. Carlo Mosso fu elemento di punta nell'ambiente musicale torinese fino agli anni '70, conoscendone i più imporanti personaggi: Mario Rossi (direttore d'orchestra), Rocca, Ferrari, Dallapiccola. Tramite Mila, Mosso conosce Malipiero, con il quale si instaura un rapporto di stima e di amicizia. Si incontrarono spesso, sia a Venezia città nella quale Malipiero era direttore del conservatorio, sia ad Asolo. (Esiste un'epistolario tra Mosso e Malipiero) La musica per organo è stata eseguita in prima assoluta da Roberto Cognazzo, quelle per chitarra da Angelo Gilardino. In qualità di musicologo lavorò in redazione e firmò svariate voci per l'enciclopedia "La Musica". Per l'enciclopedia della musica DEUMM (UTET), scrisse un articolo su Malipiero e sul Barocco. Fu studioso e profondo conoscitore del canto gregoriano. Dal 1961 al 1974 ha ricoperto la carica di bibliotecario al Conservatorio di Torino. Negli anni '70 si trasferì ad Alessandria e fino al 1985 fu direttore del Conservatorio, poi ebbe la cattedra del corso Superiore di Composizione che tenne fino alla morte nel 1995.
oder
- Zeitleiste: Komponisten (Europa). Interpreten (Europa).
- Indizes (in alphabetischer Reihenfolge): R...