Ultimo aggiornamento
2024-05-10
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Cappella Marciana Giovanni Legrenzi 1685 2020
Provided to YouTube by Concerto Classics Sonata terza a 4, Op. 11, No. 15: II. Allegro et Presto - Presto - Adagio · Cappella Marciana · Marco Gemmani · Giovanni Legrenzi · Cappella Marciana · Marco Gemmani Giovanni Legrenzi: Christmas Mass in St. Mark 1685 ℗ Fondazione Cappella Marciana under exclusive license to Musicmedia srl Released on: 2020-12-04 Auto-generated by YouTube.
Claudio Monteverdi Conti Vincenti Selva Antico Siede Cappella Marciana Stile Antico 1567 1640 1643 1650 2017
Domenica 19 febbraio 2017 Chiesa di San Fedele – Milano Claudio Monteverdi +••.••(...)) da “Messa a quattro voci et Salmi…” - Laudate pueri Dominum Salmo 112, a cinque voci Coro da Camera di Varese Direttore Gabriele Conti Nel 1650, sette anni dopo la morte di Monteverdi, Alessandro Vincenti, suo editore ed amico, pubblicò la raccolta “Messa a 4 voci et Salmi…” nella quale, come disse nella dedica, sono raccolte “… le reliquie dell’eccellentissimo Monteverdi, che non senza miracolo, dopo la morte di lui mi toccò pietosamente raccogliere…”. Nei trent’anni della sua attività come Maestro di Cappella della Serenissima a Venezia Monteverdi compose una grande quantità di musica, solo in parte a noi pervenuta, utilizzando con libertà e secondo necessità stili differenti, in particolare nella composizione di musica religiosa. Nella raccolta postuma del 1650 sono confluite musiche da lui utilizzate nel servizio della Cappella Marciana che non avevano trovato posto nella più celebre collezione della “Selva Morale e Spirituale…” del 1640. I due Salmi proposti, costituiscono un brillante esempio della capacità di Monteverdi di utilizzare con grande padronanza lo stile antico, a cappella, proprio dei grandi maestri del Rinascimento, senza rinunciare ad una varietà ed una vivacità del linguaggio musicale evidentemente derivati dalla “Seconda prattica”. TESTO Laudate pueri Dominum Salmo 112 Laudate, pueri, Dominum; laudate nomen Domini. Sit nomen Domini benedictum ex hoc nunc et usque in saeculum. A solis ortu usque ad occasum laudabile nomen Domini. Excelsus super omnes gentes Dominus, et super caelos gloria ejus. Quis sicut Dominus Deus noster, qui in altis habitat, et humilia respicit in caelo et in terra? Suscitans a terra inopem, et de stercore erigens pauperem: ut collocet eum cum principibus, cum principibus populi sui. Qui habitare facit sterilem in domo, matrem filiorum laetantem. Lodate, servi del Signore, lodate il nome del Signore. Sia benedetto il nome del Signore, ora e sempre. Dal sorgere del sole al suo tramonto sia lodato il nome del Signore. Su tutti i popoli eccelso è il Signore, più alta dei cieli è la sua gloria. Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell'alto e si china a guardare nei cieli e sulla terra? Solleva l'indigente dalla polvere, dall'immondizia rialza il povero, per farlo sedere tra i principi,tra i principi del suo popolo. Fa abitare la sterile nella sua casa quale madre gioiosa di figli.
Oreste Ravanello Rovigo Padova Santi Lorenzo Perosi Pio Benedetto Marcello Pollini Guida Ottorino Respighi Padovano Marco Enrico Bossi Giovanni Tebaldini Luigi Bottazzo Donella Testi Liceo Cappella Marciana 1871 1893 1895 1898 1902 1912 1938 1940 1975
O. RAVANELLO +••.••(...)) Contemplazione op. 117 n. 3 Luca PACCAGNELLA violoncello Andrea TOSCHI organo CD ELEGIEN OHNE WORTHE Organo Mascioni - Palazzo Venezze - Rovigo - Italy Foto: Padova BASILICA DEL SANTO Oreste Ravanello nato a Venezia il 25 agosto 1871, dopo aver studiato organo e composizione al Liceo Musicale di Venezia – dove ebbe Padre Angelo De Santi come insegnante di storia della musica – nel 1893 assunse il prestigioso incarico di secondo organista della Cappella Marciana nella basilica di San Marco a Venezia, succedendo nel 1895, a soli 24 anni, al suo maestro Andrea Girardi e divenendo così primo organista, accanto al giovane responsabile della cappella, Lorenzo Perosi, al servizio del Cardinale Giuseppe Sarto, Patriarca di Venezia, poi Papa Pio X (beatificato e canonizzato da Papa Pio XII). Il suo destino di musicista di chiesa e di sostenitore della causa riformista era pertanto segnato. Ai suoi ideali tenne fede nell’attività di compositore, di insegnante d’organo al Liceo Musicale di Venezia e al Conservatorio “Benedetto Marcello” dal 1902, e di maestro della Cappella Antoniana alla basilica di Sant’Antonio di Padova, ufficio che ricoprì per 40 anni, dal 1898. Insegnò composizione all’Istituto Musicale “Cesare Pollini” di Padova del quale assunse anche la direzione nel 1912, dopo la morte di Pollini, senza mai interrompere l’attività di apprezzato concertista e improvvisatore. Sotto la sua guida e grazie all’interessamento di Ottorino Respighi, l’istituto padovano da lui diretto ottenne il titolo di Conservatorio. Collaborò con i più eminenti protagonisti del mondo musicale, liturgico-musicale e organistico italiano tra i quali Padre Angelo De Santi, Marco Enrico Bossi, Giovanni Tebaldini, Lorenzo Perosi e Luigi Bottazzo. Condivise con loro gli ideali "ceciliani" di riforma della musica sacra. Stimato come abile improvvisatore, organista virtuoso e competente progettista strumentale, nobilitò con la sua opera la tradizione organistica italiana. Tra i suoi allievi è da annoverare Carmelo Pavan, organista di San Marco per oltre 30 anni, fino al 1975, concertista, compositore e didatta che ebbe tra i suoi allievi Roberto Micconi, l'attuale organista titolare. Enorme è la quantità di opere liturgiche composte da Ravanello, tutte di fattura formalmente ineccepibile e di solida dottrina contrappuntistica. Oltre 30 le Messe, per tutte le combinazioni vocali, per tutte le esigenze delle diverse comunità parrocchiali e religiose e una infinità di altre composizioni destinate a coprire ogni più remota richiesta della pratica liturgica, come requiem, mottetti, cantate, sonate, o altro. Un’autentica enciclopedia repertoriale (come ricorda V. Donella nei suoi testi), pubblicata un po’ in tutte le edizioni del suo tempo. Non meno ricca la collezione delle musiche strumentali, per organo, tutte di linguaggio tardo romantico, destinate alla liturgia e all'esecuzione concertistica, e le opere didattiche. Tra di esse anche due raccolte di studi a carattere pedagogico destinati all'apprendimento sistematico dello strumento: L'organista di chiesa – breve metodo per organo scritto in collaborazione con Luigi Bottazzo e il Metodo Teorico-Pratico per imparare a suonare l'Armonio e ad accompagnare il Servizio Divino, più alcune opere teoriche sull'accompagnamento del canto gregoriano come Il ritmo del canto gregoriano e testi sulla composizione. Morì il 2 Luglio 1938, e la sua morte destò profondo cordoglio nel panorama musicale italiano. I suoi funerali furono celebrati solennemente nella basilica del Santo a Padova. Attualmente il suo corpo riposa a Padova nel Cimitero Maggiore. Nel 1940, a due anni dalla morte, la Presidenza della Ven. Arca di Sant'Antonio volle dedicare ad Oreste Ravanello un monumento, con scultura di Luigi Strazzabosco, posta nel Chiostro del Generale presso la basilica del Santo (Padova).
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- Ensemble musicali. Cori.
- Indici (per ordine alfabetico): C...