Francesco della Porta Video
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Ultimo aggiornamento
2024-05-21
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Max Bruch Abbadia Guida Hatto Giuranna Vladimir Mendelssohn Mendelssohn Wolfram Christ Donatoni Brizzi Scelsi Berio Salvatore Sciarrino Helmut Lachenmann Fontanelli Kurtag Terry Riley Steve Reich Giya Kancheli Vecchi Fredi Quartetto Italiano Quatuor Bordeaux 1931 1940 1942 1993 2000 2010 2013 2017 2019
Max Bruch "Romance" Op 85 in fa maggiore per viola e orchestra. Viola: Carmelo Giallombardo. " Orchestra Sinfonica della Miniera " di Abbadia San Salvatore ( Si ) CARMELO GIALLOMBARDO si diploma sotto la guida del M° Piero Farulli ( violista del leggendario Quartetto Italiano ) e successivamente viene eseguito al corso di triennale di alto perfezionamento di viola del M° Hatto Beyerle presso la Scuola di Musica di Fiesole. Nell'ambito del corso di quartetto d'archi tenuto dal M° Piero Farulli presso “L'Accademia Chigiana” (Si) gli viene assegnato il prestigioso “Diploma d'Onore”. Il suo percorso musicale lo porta a seguire anche i maestri: Bruno Giuranna, Vladimir Mendelssohn e Wolfram Christ. Il suo interesse per la musica contemporanea, lo porta ad esibirsi in Lussemburgo (musica di F. Donatoni), Berlino (Die Lange Nacht der Elektronischen Klange 2000 musiche di A. Brizzi), Monaco ( Schloss Elmau musiche di G. Scelsi ), Accademia Musicale Chigiana ( Sequenza VI e Naturale di L. Berio ), GOG di Genova (" Del che non suono fa rumore " di Fanticini ), ed a insieme con compositori di fama internazionale tra cui Salvatore Sciarrino, Stefano Scodanibbio, Fabrizio Fanticini, Helmut Lachenmann, Simone Fontanelli, Gyorgy Kurtag, Marco Uvietta, Terry Riley, , Gianluca Ulivelli, Steve Reich, Xuyi, Giya Kancheli, Luis De Pablo. Con il Quartetto Prometeo, del quale è stato il violista dalla fondazione (1993) sino al 2010, ha vinto premi in concorsi nazionali ed internazionali ("Praga di Praga International Competition" ; "Concours International de Quatuor di Bordeaux", concorso Internazionale di Quartetto "ARD" di Monaco). Ha effettuato concerti e tourneès in Europa, Giappone, Stati Uniti, Sud America e collaboratore con solisti e cameristi di fama internazionale. Nel gennaio 2017 ha pubblicato, per la casa editrice “ Edizioni Momenti “, la trascrizione per quattro viole della Sonata BWV 1001 per violino solo di JSBach. Ha tenuto masterclass presso La Washington University ( Seattle ), la Pacific University ( Forest Grove - Oregon), al conservatorio Superior de musica “ Victoria Eugenia “ di Granada. Effettuato registrazione radiofoniche per la BBC Radio 3 , RAI Radio 3, per la ORF Radio Nazionale Austriaca ,ARD di Monaco. Inciso per la BMG Ricordi spa , Real Sound, Zig Zag, Limen music, Bottega discantica, Kairos, Brilliant, Naxos. Dal 2013 al 2017 ha collaborato come violista con il “Quartetto di Roma”. E' stato docente di quartetto d' archi presso l'Istituto Pareggiato "O. Vecchi" ( Mo ), di viola presso la Scuola di Musica di Fiesole (FI ) ed è titolare della cattedra di viola presso il Conservatorio "Rinaldo Franci" (SI). Suona una viola “Rodolfo Fredi” (1940). L’Orchestra Sinfonica della Miniera di Abbadia San Salvatore è una storica formazione orchestrale, l’esordio è avvenuto nel 1931. L’Associazione Arcadia in collaborazione con il Parco Museo Minerario di Abbadia San Salvatore nel 2019 ha condotto delle ricerche presso gli Archivi Minerari Amiatini Riuniti con l’obiettivo di ricostruire storia e composizione dell’Orchestra Sinfonica. Questa si costituì nel 1931 per volere della Società Monte Amiata che fin dall’inizio della propria attività industriale promosse e sostenne lo sviluppo culturale e sociale delle comunità nelle quali era insediata l’attività estrattiva. L’Orchestra Sinfonica della Miniera fu la prima formazione orchestrale popolare europea. Fu attiva fino al 1942, quando le ostilità belliche imposero la cessazione delle sue attività.
Abbadia Bianchi Santi Rotta Tagliaferri Quadri Cristo 1700 1788 1841 1888 1915 1927 1953
Concerto di 5 campane in Re3 Calante Giorgio Pruneri - Grosio 1953 Concerto Solenne a 5 campane memorizzato nella centralina per la Santa Messa Festiva nella festa della Madonna della Cintura . Si Ringraziano Vivamente Don Vittorio Bianchi Parroco di Abbadia, il Sacrestano per l'Accoglienza e la Disponibilità e Davide per l'invito. Storia della Chiesa Parrocchiale di Abbadia Lariana (Sito Parrocchia) E’ ancora possibile riconoscere in alcuni edifici che circondano l’attuale chiesa parrocchiale di Abbadia Lariana il complesso conventuale abitato per alcuni secoli dai frati dell’Ordine dei Servi di Maria Vergine. Don Grisoni, nella sua cronaca parrocchiale, dice: “La tradizione vuole che Filippo Benizi membro e generale dei Serviti, fondati in Firenze nel 1233 dai sette Santi fondatori, viaggiando per l’Italia, fosse passato anche da queste parti e, trovata questa gente abbandonata, facesse sì che il vecchio monastero venisse riedificato con la chiesa, che venne dedicata ai SS. Martiri Vincenzo ed Anastasio e, da Abbazia dei Benedettini, venisse cambiata in un priorato dei Padri Serviti”. La chiesa ricostruita non doveva essere molto grande, ad una navata sola, come si vede in un disegno del 1700 presente nell’archivio parrocchiale. Il presbiterio, piuttosto piccolo, era di forma rettangolare. L’edificio risultava più basso, con tetto in travi di castano. Nel 1788, i frati Serviti si trasferirono a Como, per ricongiungersi con i confratelli del convento di S. Gerolamo e vendettero il Conventino ai signori Bianchi, mentre la chiesa fu ceduta alla parrocchia, in quanto più grande e in migliore stato della chiesa di S. Lorenzo, che si trovava nella località ora chiamata Chiesa rotta.LA CHIESA SEICENTESCA L’attuale chiesa parrocchiale di Abbadia Lariana è il risultato di una serie di interventi edilizi che hanno trasformato la preesistente chiesa dedicata ai SS. Vincenzo ed Anastasio. progetto Nel XVIII secolo la chiesa fu intitolata a San Lorenzo e nel 1888, su progetto dell’ingegnere Stoppani, venne ampliata e completamente ristrutturata alzando il soffitto ed aggiungendo ai lati due navate. Nel 1915 gli interni vennero affrescati dal pittore Luigi Tagliaferri +••.••(...)) che dipinse, al centro della volta, il martirio di San Lorenzo con gli angeli che sollevano il Santo verso il Paradiso. Sui pilastri che sorreggono la volta, sono raffigurati i dodici apostoli, ma altri splendidi affreschi si possono ammirare nella conca absidale e sopra l’organo. Nel Coro della parrocchia, completamente pavimentato in marmo rosa, è posto l’Altare Maggiore, pregevole monumento ligneo del XVII secolo. Ai lati dell’altare troviamo due quadri del pittore Buzzoni raffiguranti la vita di San Lorenzo. Di sicuro interesse le due grandi tele del XVII secolo, raffiguranti la devozione per Sant’Agostino, poste ai lati della porta d’ingresso della parrocchia. Chi entra nella chiesa parrocchiale di S. Lorenzo in Abbadia è colpito subito dalla ricchezza dei festoni, degli ornamenti, delle statuine, delle dorature che brillano sull’altare ligneo barocco al centro dell’abside. Lo sguardo, poi, si innalza quasi spontaneamente verso la volta della chiesa decorata da Luigi Tagliaferri, pittore di origine valsassinese, ma cresciuto a Mandello del Lario, in una famiglia di decoratori. La composizione che possiamo ammirare nel catino dell’abside prende spunto dal libro dell’Apocalisse: si tratta della gloria dell’Agnello descritta da San Giovanni. Sulla sinistra dell’affresco sono raffigurati i Santi mentre sulla destra sono rappresentati tutti i popoli della terra convertiti a Cristo dall’opera dei missionari.
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