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Violinist und Komponist der Klassik
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2024-05-02
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Franz Joseph Haydn Esterházy Alois Luigi Tomasini 1772
Franz Joseph Haydn Symphony no. 45 in F sharp minor Farewell, Hob. I:45 - I. Allegro assai and the royal chateau of Chambord, France Symphony no. 45 in F-sharp minor, known as Farewell, was written by Joseph Haydn in 1772. It was written for his patron, Prince Nikolaus Esterházy, while he, Haydn and the court orchestra were at the Prince's summer palace in Eszterháza. The stay there had been longer than expected, and most of the musicians had been forced to leave their wives back at home, so in the last movement, Haydn subtly hinted to his patron that perhaps he might like to allow the musicians to return home: during the final adagio each musician stops playing, snuffs out the candle on his music stand, and leaves in turn, so that at the end, there are just two muted violins left (possibly played by Haydn himself and the concertmaster, Alois Luigi Tomasini) and a deliberate anticlimax ensues. Esterházy seems to have understood the message: the court returned to Eisenstadt the day following the performance. The first movement of Haydn's Symphony No. 85 includes a reference to this symphony. It is a work in four movements, scored for two oboes, bassoon, two horns, and strings (violins divided into two, violas, cellos and double basses). A typical performance of the Farewell Symphony lasts around twenty-five minutes.
Luigi Tomasini Haydn 1741 1808 2012
Allegro / Menuetto / Rondo. The Divertimento for baryton trio no. 7 of Luigi Tomasini +••.••(...)) played by the Haydn Baryton Trio of Budapest at Pechy Castle, Hermanovce, as part of the 2012 Indian Summer in Levoca Festival.
Tomasini Cara Bonazzi Capitanio Mauro Ghilardini Rizzi Baretti Locatelli 2009
Quarto anno ormai per un appuntamento che vuole lasciare il segno: Sabato 31 Ottobre 2009, alle ore 21:00 presso il Teatro Mons. Tomasini a Clusone. Il Life Concert si ripropone anche questanno con lintento di sempre: cantare la vita. Lincontro con la morte, la perdita di una persona cara, di un amico è qualcosa che segna profondamente la vita di una persona. Il fatto è che spesso ci troviamo a pensare alla morte come a qualcosa di insormontabile, di definitivo, che non lascia scampo. La perdita ci blocca in quello stesso istante di dolore tanto che rischiamo di rimanere congelati in esso. Rischiamo che la morte di qualcuno diventi più importante della sua stessa vita. E questo sarebbe ingiusto! Come può la morte essere più grande della vita? Renato Zero, in una canzone che ci piace molto, dice che "se faremo un giorno linventario sapremo che per noi non cè mai fine": è esattamente questo il senso di quello che vogliamo cantare, questa nostra speranza. Chi ha attraversato la nostra vita e ci ha lasciato non è solo "qualcuno che non cè più" ma che "continua a vivere nei nostri ricordi": è più di un ricordo effimero, più di una fotografia, è presenza. Questo concerto ha avuto origine da una perdita e noi crediamo realmente che la vita superi tutto il resto. Ci crediamo, e vogliamo dirlo nel modo in cui meglio riusciamo: la musica. Vi aspettiamo quindi sabato 31 ottobre alle ore 21.00 presso il Cineteatro Mons. Tomasini di Clusone. Canzoni, parole, immagini tutto per quello che vuole essere il nostro inno alla vita. Il Life Concert non è solo un concerto, è unesperienza dove la vita prende forma per poter giungere anche a chi ha percorso la strada con noi e ora vive dentro alle note del ricordo. Musicisti Marco Benzoni - basso Denis Bonazzi - batteria Letizia Capitanio - tastiere David Gallizioli - tastiere Marco Scandella - chitarra Marco Sorrentino - chitarra Interpreti Letizia Capitanio Barbara Di Giovanni Mauro Ghilardini Giusy Rizzi Dario Salvatoni Marco Scandella Luca Sforza Franca Trussardi Partecipano alla buona riuscita del progetto: Anna Balduzzi, Giovanni Baretti, Rolando Bonandrini, Omar Bonghi, Marco Brasi, Mario Calzaferri, Stefano Calzaferri, Selena Colotti, Umberto Gamba, Alberto Girola, Ezio Locatelli, Paolo Poletti, Giorgio Poloni, Marco Romelli, Anna Scandella, Giovanna Trilvella, Pieruigi Trussardi e Oratorio di Clusone.
Amandine Beyer Beyer Swieten Bach Haydn Alexei Lubimov Richter Luigi Tomasini 2017
Un concert de l'édition 2017 du Festival de Royaumont Dans le cadre de la journée Concertos de Bach à Haydn, samedi 30 septembre 2017 Amandine Beyer, violon Alexei Lubimov, piano (Pianoforte viennois) Gli Incogniti, ensemble instrumental / Un après-midi chez le Baron van Swieten Si le Baron van Swieten avait connu Royaumont, peut-être y aurait-il fait jouer le programme de cet après-midi... Car cet aristocrate cultivait un immense intérêt pour la musique, et son goût représente à la perfection l’état d’esprit des Incogniti à l’heure d’interpréter ces pièces de Haydn, C.P.E. Bach et Richter... C’est-à-dire une connaissance assidue de la musique déjà ancienne de J.S. Bach et Händel alliée à la curiosité de ses contemporains. Les liens entre Gottfried van Swieten et Royaumont ne s’arrêtent pas là, puisqu’il était lui-même un éminent collectionneur et bibliothécaire ! Au programme : trois concertos de Haydn au moment de ses débuts à la cour Esterhazy. Le musicien claviériste y avait à sa disposition un petit orchestre de virtuoses qui l’ont inspiré, tel le violoniste Luigi Tomasini. Et deux symphonies, caractéristiques des bouleversements qui sont en train de se produire dans la musique en Europe. Une symphonie "classique" bien qu’on y retrouve des réminiscences de Händel, écrite par Richter, un compositeur au style très élaboré qui travaillait à Mannheim. Et l’œuvre la plus "moderne", la symphonie pour cordes en si mineur de C.P.E. Bach. Nous vous laissons juger des jeux d’influence, de respect, d’amitié qui relient toutes ces œuvres... (http•••)
oder
- Zeitleiste: Komponisten (Europa).
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