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2024-04-28
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David Garrett Claudio Abbado Wolfgang Amadeus Mozart Alder Behrens Eberhardt Chamber Orchestra Europe 1995 2023
Provided to YouTube by Universal Music Group Mozart: Violin Concerto No. 4 in D Major, K. 218 - II. Andante cantabile (Cadenza: Garrett) · David Garrett · Chamber Orchestra of Europe · Claudio Abbado · Wolfgang Amadeus Mozart Abbado: Mozart ℗ 1995 Deutsche Grammophon GmbH, Berlin Released on: 2023-03-17 Producer: Christopher Alder Producer: Helmut Burk Producer: Arend Prohmann Studio Personnel, Balance Engineer: Hans-Peter Schweigmann Studio Personnel, Balance Engineer: Ulrich Vette Producer: Klaus Behrens Producer: Jobst Eberhardt Producer: Reinhard Lagemann Producer: Hans-Rudolf Müller Composer: Wolfgang Amadeus Mozart Composer, Cadenzor: David Garrett Auto-generated by YouTube.
Friedrich Gulda Martha Argerich Claudio Abbado Wolfgang Amadeus Mozart Orchestra Mozart 2014 2023
Provided to YouTube by Universal Music Group Mozart: Piano Concerto No. 25 in C Major, K. 503 - I. Allegro maestoso (Cadenza: Gulda) · Martha Argerich · Orchestra Mozart · Claudio Abbado · Wolfgang Amadeus Mozart Abbado: Mozart ℗ 2014 Deutsche Grammophon GmbH, Berlin Released on: 2023-03-17 Producer, Recording Producer: Sid McLauchlan Studio Personnel, Recording Engineer: Stephan Flock Studio Personnel, Recording Engineer: Ueli Würth Composer: Wolfgang Amadeus Mozart Composer, Cadenzor: Friedrich Gulda Auto-generated by YouTube.
Beethoven Woo Martha Argerich Claudio Abbado Wolfgang Amadeus Mozart Orchestra Mozart 2014 2023
Provided to YouTube by Universal Music Group Mozart: Piano Concerto No. 20 in D Minor, K. 466 - I. Allegro (Cadenza: Beethoven, WoO 58/1) · Martha Argerich · Orchestra Mozart · Claudio Abbado · Wolfgang Amadeus Mozart Abbado: Mozart ℗ 2014 Deutsche Grammophon GmbH, Berlin Released on: 2023-03-17 Producer, Recording Producer: Sid McLauchlan Studio Personnel, Recording Engineer: Stephan Flock Studio Personnel, Recording Engineer: Ueli Würth Composer: Wolfgang Amadeus Mozart Composer, Cadenzor: Ludwig van Beethoven Auto-generated by YouTube.
Johann Sebastian Bach Carella Pau Casals Christian Ferdinand Abel Corda Mario Brunello Mstislav Rostropovich Mischa Maisky Crome Robert Schumann Leopold Godowsky Scala 1010 1651 1717 1720 1723 1726 1839 1910 1923
Bach - Suite n. 4 in Mi bemolle Maggiore, BWV 1010 (Date: 1717/1723) For Classical Guitar Arranged by Domenico Carella Prélude 00:00 Allemande 03:52 Courante 07:16 Sarabande 10:16 Bourrée I - 14:34 and Bourrée II - (16:51) retourn to the Bourrée I - (17:26) Gigue - 18:39 Le Sei suites per violoncello solo di Johann Sebastian Bach sono tra le più note e più virtuosistiche opere scritte per violoncello, e si ritiene generalmente che sia stato Pau Casals a dare loro fama[4][5][6]. Furono scritte fra il 1717 e il 1723 presumibilmente per uno dei violoncellisti che all'epoca lavoravano alla corte di Köthen[7], ma vi sono anche ragioni per supporre che le ultime suites siano state concepite indipendentemente, forse per strumenti diversi dal violoncello[7]. Furono probabilmente composte nel periodo 1717–1723, quando Bach fu kapellmeister a Köthen; l'uniformità e la coerenza di queste opere suggerisce che possano essere state concepite insieme o consequenzialmente, presumibilmente per uno dei violoncellisti di Köthen, come Christian Bernhard Linigke[7] o Christian Ferdinand Abel, assai più noto come gambista[8]. È impossibile stabilire una esatta e precisa cronologia delle suites, non vi sono dati certi riguardo all'ordine con cui furono concepite e/o se fossero state scritte prima o dopo le Sonate e partite per violino solo. In ogni caso, gli studiosi – basandosi su un'analisi comparata degli stili di queste diverse opere – ritengono che le suites per violoncello furono scritte per prime, datandole prima del 1720, l'anno indicato sulla copertina della copia autografa di Johann Sebastian Bach delle Sonate e partite per violino solo.[1][9][10] Queste opere sono particolarmente significative nella storia degli strumenti ad arco: mentre fino al tempo di Bach era consuetudine che il violoncello suonasse parti di accompagnamento e le parti più melodiche nello stesso registro venivano affidate a strumenti della famiglia della viola da gamba, in queste suites, come in parti dei concerti brandeburghesi, al violoncello è affidata una parte da solo. Si può ritenere Bach un innovatore che favorisce il soppianto della viola da gamba, ma alcuni suppongono anche che sia probabile che Bach avrebbe fatto questo perché si trovò in difficoltà nel dare parti virtuosistiche alla viola da gamba.[11] Infatti il principe Leopoldo di Anhalt-Köthen, presso cui lavorava in quel momento, era un gambista e suonava le opere di Bach, ma non era un particolare virtuoso, sicché potrebbe essere risultato difficile dare alla viola da gamba parti complicate, quindi Bach, non avendo la possibilità di scrivere parti complesse per la viola da gamba, avrebbe scritto opere più ambiziose per il violoncello.[11][12] Le suites sono di sei movimenti con la seguente struttura: 1. Preludio 2.Allemanda 3.Corrente 4.Sarabanda 5.Una danza galante – (Minuetti nelle suites 1 e 2, Bourrées nella 3 e 4, Gavot nella 5 e 6) 6.Giga Suite n. 4 in Mi bemolle Maggiore, BWV 1010: La quarta suite è una delle suites per violoncello solo tecnicamente più complesse per l'intonazione e per la presenza di numerosi allargamenti e cambi di posizione; il risultato infatti può risultare più scarno rispetto alle altre suites per la scarsa risonanza acustica sullo strumento, propria della tonalità di Mi bemolle Maggiore sul violoncello, poiché nessuna corda del violoncello è fra i gradi più importanti (tonica, sottodominante, dominante) della scala di Mi bemolle, differentemente dalle scale delle altre suites. Mario Brunello, per ovviare a questo problema, nella sua ultima registrazione delle suites ha cambiato l'accordatura del suo strumento abbassandola di due toni (cioè Fa- Si♭-Mi♭-La♭ anziché La-Re-Sol-Do).[35] In molte interpretazioni, la suite è caratterizzata da un carattere tormentato[46],a tratti cupo e malinconico (fra cui, ad esempio, Pau Casals, Mstislav Rostropovich, Mischa Maisky)[5]. Il Preludio inizia con delle crome che impongono movimenti fra corde distanti fra loro che poi lasciano spazio ad una cadenza per poi ritornare al tema iniziale. Su questo preludio Pau Casals, insegnandone l'esecuzione e l'interpretazione ai suoi allievi, paragonava il suono delle crome all'effetto prodotto dai pedali di un grande organo.[5] Sono state fatte trascrizioni delle suites per numerosi strumenti, fra cui viola, contrabbasso, viola da gamba, mandolino, pianoforte, clavicembalo, marimba, chitarra classica, basso elettrico, ukulele, flauto dolce, corno francese, sassofono, clarinetto basso, fagotto, tromba, trombone, euphonium e tuba.[4][52][53] Fra i tentativi di comporre un accompagnamento pianistico alle suites si annovera un notevole lavoro da parte di Robert Schumann, mentre nel 1923 Leopold Godowsky arrangiò le suites 2, 3 e 5 in contrappunto per pianoforte solo. Wikipedia
ou
- Choeurs (Europe).
- Index (par ordre alphabétique): C...