Enrico Bronzi Video
violoncellista e direttore d'orchestra italiano
- violoncello
- Italia
- direttore d'orchestra, violoncellista
Ultimo aggiornamento
2024-04-27
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Johann Sebastian Bach Giuliano Carmignola Lorenza Borrani Waskiewicz Mario Brunello Enrico Bronzi Claudio Abbado Bartók Spindler Mertens Teatro Romolo Valli Orchestra Mozart 2007 2008 2023
Provided to YouTube by Universal Music Group J.S. Bach: Brandenburg Concerto No. 3 in G Major, BWV 1048 - III. Allegro (Live from Teatro Romolo Valli, Reggio Emilia, 2007) · Giuliano Carmignola · Raphael Christ · Lorenza Borrani · Danusha Waskiewicz · Simone Jandl · Behran Rassekhi · Mario Brunello · Enrico Bronzi · Benoît Grenet · Orchestra Mozart · Claudio Abbado · Johann Sebastian Bach Abbado: Bach - Bartók ℗ 2008 EuroArts Music International GmbH, under exclusive license to Deutsche Grammophon Gesellschaft mbH Released on: 2023-02-03 Producer: Sid McLauchlan Producer: Paul Smaczny Producer, Associate Producer: Matthias Spindler Producer, Recording Producer: Georg Obermaier Studio Personnel, Recording Engineer: Toine Mertens Studio Personnel, Engineer: Stephan Flock Composer: Johann Sebastian Bach Auto-generated by YouTube.
Enrico Bronzi John Dowland Melchior Schildt Canali 1600
Pavana Lachrymae” è l’elaborazione al quadrato di un brano straordinario che all’inizio del Seicento era con ogni probabilità tra le melodie più famose di tutta Europa. È un adattamento strumentale del capolavoro dell’Età elisabettiana inglese: “Flow my tears” (Scorrete mie lacrime) di John Dowland (pubblicato a Londra nel 1600). Su questa meravigliosa melodia, il compositore e organista tedesco Melchior Schildt scrisse questa serie di "diminuzioni", che oggi ascoltiamo in una nuova trascrizione per violoncello solo di Enrico Bronzi. Le diminuzioni sono la tecnica che caratterizzò le origini della musica strumentale occidentale, arricchendo la melodia di figure più rapide. Dal canto allo strumento la melodia perdeva la parola, guadagnando però una nuova possibilità di “parlato strumentale”. #ilcantosospeso è un’iniziativa della Fondazione Perugia Musica Classica ONLUS: alle 17 di ogni lunedì e giovedì, nei nostri canali social, grandi musicisti condivideranno con tutti noi questo insolito momento, artisti che attraverso la musica daranno la loro versione di questo stato d'animo “sospeso”. La prossima puntata giovedì 9 aprile, sempre alle 17. Gli iscritti alla nostra newsletter avranno anticipazioni e contenuti extra, ci si può iscrivere qui (http•••) Buon ascolto! Condividi usando l'hashtag #ilcantosospeso
Arezzo Carattoli Muro Fontana Proto Fioravanti Martelli Assisi Agostini Campana Bronzi 1390 1423 1606 1612 1680 1729 1769
La cattedrale di San Lorenzo risale ad un progetto di Fra Bevignate, iniziato nel 1345; la decorazione esterna, una trama geometrica di rombi in marmo rosa e bianco (prelevati dalla Cattedrale di Arezzo) non fu mai completata, ed occupa oggi solo la parte inferiore della fiancata. La decorazione degli interni venne completata nel diciottesimo secolo con l'aggiunta di pitture, stucchi, dorature e marmi. La facciata principale è rivolta verso piazza Danti ed è impreziosita da un portale in stile barocco progettato da Pietro Carattoli nel 1729. Il muro esterno è a vista e si possono scorgere i ganci portanti di un previsto rivestimento in marmo, mai apportato. Diversamente dall'usuale, la cattedrale ha la fiancata laterale rivolta verso la piazza principale della città, affacciata sulla Fontana Maggiore e sul Palazzo dei Priori. Tale lato è caratterizzato dalla Loggia di Braccio, commissionata da Braccio da Montone nel 1423, una struttura proto rinascimentale attribuita a Fioravante Fioravanti da Bologna. Sotto la loggia è possibile vedere parte di un muro romano, le fondamenta del vecchio campanile e la Pietra della Giustizia, che riporta un'iscrizione del 1264 attraverso la quale il Comune annunciò che tutto il debito pubblico era stato cancellato. Il campanile originale fu distrutto nel 1371 dall'abate di Monmaggiore quando collegò la fortezza di Porta Sole ai palazzi di piazza. Era a tre ordini di finestre con un gallo di bronzo sulla sommità. La torretta attuale è opera dell'architetto perugino Valentino Martelli +••.••(...)). Al suo interno vi sono 4 campane di differenti epoche e fonditori: la maggiore è del 1680 dei Petruccius eugubini (dinastia che aveva già realizzato la seconda maggiore di San Rufino ad Assisi); la seconda (chiamata la "Lunga" perché un tempo suonava ogni mezzora per indicare il mattutino) è datata 1769, opera del perugino Nicolaus Agostini; la terza, non firmata, risale al 1449; la minore venne fusa nel 1390 da Iacobus Ienuensis (quest'ultima veniva chiamata "Schilletta" o "Scrilletta"). Sia il Rinterzo che il Falsetto, come vuole la più stretta tradizione perugina, sono eseguiti rispettivamente con prima e seconda campana a bicchiere accompagnate dallo scampanio di 2 delle 3 campane rimanenti (2ᵃ-3ᵃ nel primo caso, 1ᵃ-3ᵃ nel secondo). Se pur potrebbe suscitare dubbi l'intonazione dei bronzi in questione è da apprezzarne il valore storico nonché la ritmica degli scampanii elettro-meccanici, tra i migliori della città.
Ettore Bastianini Verdi Bronzi Ferrando
Ettore Bastianini as La Conte di Luna from Verdi's Il Trovatore. Il balen del suo sorriso d'una stella vince il raggio; il fulgor del suo bel viso novo infonde, novo infonde a me coraggio. Ah! l'amor, l'amore ond'ardo le favelli in mio favor, sperda il sole d'un suo sguardo la tempesta del mio cor. Ah! l'amor, l'amore ond'ardo le favelli in mio favore, sperda il sole d'un suo sguardo la tempesta del mio cor. Ah! l'amor, l'amore ond'ardo le favelli in mio favor, sperda il sole d'un suo sguardo la tempesta, ah! la tempesta del mio cor. (Odesi il rintocco de' sacri bronzi) Qual suono! oh ciel... Ferrando La squilla vicino il rito annunzia. Conte Ah! pria che giunga all'altar... si rapisca. Ferrando Ah bada!... Conte Taci!... non odo... Andate. Di quei faggi all'ombra celatevi. (Ferrando ed i seguaci si allontanano) Ah! fra poco mia diverrà... Tutto m'investe un foco! / Coro di Seguaci | Ardir! andiam, celiamoci | fra l'ombre, nel mistero, nel mister! | ardir! andiam... silenzio! | si compia il suo voler, il suo voler! Conte Per me ora fatale, i tuoi momenti affretta affretta: la gioja che m'aspetta, gioja mortal non è, gioja mortal no, no, no, non è. Invano un Dio rivale s'oppone all'amor mio non può nemmen un Dio, donna, rapirti a me, non può rapirti a me!
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